64 Bars: lowlow, poeta maledetto
64 Bars: lowlow, poeta maledetto

64 Bars: lowlow, poeta maledetto
Sono nato con un cazzo al posto del cervello/ Sui vestiti ho il dna di Camilla cabello/ Vado alla fashion week con un mattarello/ In giro fanno Giulio spacca però è matterello/ Nel senso è un freak del tipo guarda quello/ E mi ritrovo la tua bitch tipo al campanello/ E dite a quella stronza lì che qui non è un albergo/ Abito affianco ad una chiesa e cristo finirò all inferno (...)
*Nella prima strofa uso la tecnica dell’off beat in alcune barre, inoltre sono interessanti gli incastri e l’uso delle rime interne per dare più impeto al flow. L’attacco è una citazione di Insane di Eminem, Camilla Cabello è quella che canta : “Havana nanana”. Ho un debole per lei.
Ma ci andrò con le Rick oppure non acconsento/ Nel gelido inverno il freddo crea un bambino con la guerra dentro/ La mia è jihad non è rap non è intrattenimento/ Sono un crack in argentina in Italia un portento/ non ho tempo per divertimento stronze giri in centro/ entro e ti rompi il braccio cadendo Shirley Temple/ funny games nella la tua villa negli hamptons vilipendio/ Charles Manson in confronto è un chierichetto (...)
*Rick sta per Rick Owens, uno dei miei stilisti preferiti in questo caso voglio andare all inferno con un paio di sue sneakers. La storia del gelido inverno invece è una citazione di una serie tv: Peaky Blinders. Su una famiglia criminale di Birmingham ambientata dopo la prima guerra mondiale. Sono ossessionato dalla guerra, dagli scontri, dai combattimenti anche se peso 60 chili, amo la metafora tra rap e annientamento dell’avversario. La filosofia militare, il minuto del soldato e tutte quelle stronzate da persona affetta dalla Sindrome di Napoleone come me.
Crack è un modo di dire fenomeno in argentina, è un termine che ho sempre sentito in ambito calcistico. Funny games è un film del 97’ di Micheal Haneke ispirato da Arancia meccanica. Tutti sanno chi cazzo è Charles Manson, anche Polanski! (Black humor). Tutti a credere che la verità sia la cosa giusta e invece è la fine del mondo E noi ……….Citazione da “Il Divo” di Sorrentino.
Nella seconda strofa ogni barra fa da contrasto con quella successiva. Bene, male, bene, male. Da una parte all’altra ossessivamente fino a perdere anche io il controllo e fondere le due “forze” nella barra: immagina una madre che allatta un bimbo deforme.
Immagina un mondo senza bombe/ Minacce nucleari armi agli alimentari/ Immagina la gente che prega in un ecatombe/ Immagina una razza che non ha lasciato impronte/ Immagina un ponte per raggiungere il tuo potenziale/ e il prezzo da pagare è un tuo caro mandato a morte/ Immagina di pugnalare a freddo chi hai di fronte/ immagina la pace gli unicorni le colombe (...)
*“Immagina un ponte per raggiungere il tuo potenziale….” Qui volevo porre la domanda all’ascoltatore. Tu lo faresti? È un trick ispirato alle domande senza risposta della filosofia morale, per esempio: per salvare una famiglia uccideresti un uomo grasso?
La Colombia colombine colombiane minigonne/Il conte di Montecristo vuole vendetta stanotte/ Immagina una madre che allatta un bimbo deforme/Immagina poeta incazzato al suo primo Contest /Squillano le trombe l’apocalisse è alle porte/ Quel porco di Caronte mi racconta storie sconce/ 6 gocce di veleno 6 once e sto sereno/ Manca solo un altro 6 e potrò scrivere il mio vangelo (...)
*Il conte di Montecristo è un romanzo di Alexandre Dumas che tratta l’argomento della vendetta. Un tema a cui sono morbosamente legato. Poeta incazzato è stato il mio primo nome da battaglia. Me lo sono dato in terza media dopo aver studiato i poeti maledetti. Caronte è il traghettatore che permette alle anime dei morti di attraversare lo Stige, citato da Dante nella Divina Commedia. Io vedo il peggio nelle persone, solo uno sguardo basta per sapere chi sono. In realtà la mia barriera di odio si è innalzata lenta negli anni e averti qui mi da un nuovo slancio vitale io non riesco più a lavorare da solo con queste persone. Questa è una citazione de “Il Petroliere”, Di Paul Thomas Anderson.
Ciao mi chiamo Giulio ho 24 anni/In giro un po’ di str*nzi pensano a come fermarmi/ ma Io ho un esercito dalla sicilia alle alpi/ Fuoco sui vostri villaggi ci prendiamo i vostri scalpi/ si salvi chi può scrivi Lowlow sul borderò/ Scrivi che è il nuovo Rimbaud/ che è il nuovo Truffaut/ che è il nuovo Rousseau/ che è il nuovo Allan Poe/ Chaupau nuovo Van Gogh/ Sull’industria faccio la spaccata come Jean Claude
*Come ho detto vengo dal freestyle e il mio cervello è diviso in sezioni da quattro barre. A me piace molto la costruzione della quartina con l’ elenco di “miti del passato” perché si chiude chirurgicamente,è una schiaffo in faccia: “Sull’industria faccio la spaccata come Jean-Claude” con una citazione di Jcvd dei Club Dogo.
Non mi fotte un cazzo se vieni da Quarto Oggiaro/ o la magliana o Chernobyl qua conta se sei bravo/ ho più versi di Sheakspeare più *roie di Enrico ottavo/ Ti riduco a vita vegetale come Terri Schiavo/ Come Lomachenko che danza in mezzo al quadrato/ Che calcola ogni singolo gesto dell’avversario/ Potrei fare questammerda a testa in giù detta al contrario/ed ho comprato il death note da un c*zzo di antiquario
*Terri Schiavo è un’impiegata americana che subì gravi danni cerebrali in un incidente. È stata uno dei casi al centro del dibattito sull’eutanasia. Lomachenko è il mio pugile preferito. Fighter of the year per Ring magazine l’anno scorso. Campione olimpico e attuale campione del mondo.Un genio tecnico e creativo tanto da avere fra i suoi soprannomi: The Artist.